Teatro Grassi (dettagli): Zona Centro Storico, Metro Cordusio - MM1 Bus 1, 3, 14, 16, 19, 27, 199
LA FINE E' IL MIO INIZIO di Tiziano Terzani in scena oggi (30 sett.) al Teatro Grassi di Milano
Al Teatro Grassi fino a domenica 30 settembre. SPETTACOLO DA NON PERDERE: “La fine è il mio inizio" è un libro- testamento di Tiziano Terzani (pubblicato da Longanesi), una biografia parlata in cui un padre cerca di passare al figlio l’essenza di quello che nella vita, in un lungo cammino per il mondo, ha visto, goduto, sofferto e subìto alla ricerca della verità.
Teatro Grassi (dettagli): Zona Centro Storico, Metro Cordusio - MM1 Bus 1, 3, 14, 16, 19, 27, 199
vai al sito dedicato a Tiziano Terzani (clicca sulla foto)---->
Teatro Grassi (dettagli): Zona Centro Storico, Metro Cordusio - MM1 Bus 1, 3, 14, 16, 19, 27, 199
categoria:
teatro da vedere
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
ciao a tutti sono alessandro barbieri.
per prima cosa vorrei fare i complimenti a francesco per il suo blog, molto utile, ben fatto e aggiornato! spero sia un'iniziativa che duri a lungo, come spesso non accade alle cose utili....
detto questo volevo comunicarvi le mie impressioni riguardo lo spettacolo "La fine è il mio inizio" su tiziano Terzani, che ho visto domenica al Piccolo Teatro Grassi di milano.
non voglio discutere il personaggio, né i suoi libri perché non ne avrei le facoltà e perché comunque non mi interesserebbe farlo. vorrei piuttosto parlare dello "spettacolo" in sè. lo scrivo tra virgolette perché non si tratta di uno spettacolo, bensì di un anziano e vanitosissimo attore ronconiano (quindi inevitabilmente pieno di virtuosismi ronconiani.... che spesso non mi fanno impazzire), mario maranzana, che, imparate a memoria alcune pagine del libro, le legge spostandosi da una poltrona di bambù all'altra, assistito da un suo attore allievo che interpreta la parte di terzani junior, ovvero un intervistatore beota che annuisce a ogni cosa guardano il padre dal basso verso l'alto. la regia è praticamente inesistente. la scenografia è penosa e stereotipata: sedie di bambù, teli bianchi sgualciti sui quali vengono proiettate foto di paesaggi arcadici o il faccione del vecchio ripreso in diretta dal figlio, strumenti musicali direttamente dalla foresta pluviale con tanto di omino che sbadigliando ogni tanto butta lì due note.... per non parlare della scala metallica dimenticata contro il fondale dallo squadrone dei tecnici del Piccolo.... in piena vista!!! scusate, sarà la deformazione "professionale", ma mi ha fatto venire i brividi!
non contento di aver speso 19 euro per vedere quest'orrore dall'ultima fila, mi sono anche fermato al successivo dibattito con i 2 attori e il direttore del sito internet su terzani... un insieme disgustante di aneddoti, compiacimenti e autocelebrazioni...
il tutto è avvenuto al teatro Grassi, che io considero tra i più belli d'Italia e che ha una storia innegabilmente fondamentale. questa è stata forse la cosa che più mi ha fatto rabbia (insieme, lo ammetto, al costo del biglietto). dovrebbe essere proibito per legge che lo stesso teatro che ospita tuttora l'Arlecchino di Strehler ospiti anche questi orrori.
scusate per l'interminabile sfogo... ne avevo decisamente bisogno!
ultimamente sono molto critico, però certe cose che mi ritrovo a vedere non mi vanno proprio giù. anche perché non si fa altro che lamentarsi di mancanze di fondi, ma finché nei cartelloni degli stabili girano ste stronzate... è giusto che non ci diano nemmeno un euro!
grazie dell'attenzione
a presto
ale
Posta un commento