Il genio creativo e interpretativo di Eduardo De Filippo di scena quest'oggi a Casale Monferrato, alle 21, all'Auditorium Santa Chiara. La COMPAGNIA TEATRALE MASANIELLO (leggi notizie in basso) di Torino mette in scena la commedia "Non ti pago". Scritta da Eduardo nel 1940, durante il periodo di frequentazione ed amicizia con Luigi Pirandello l'opera risente chiaramente dell'influsso dello scrittore siciliano: infatti realtà e fantasia, diritto e desideri, religione e superstizione affiorano in una trama surreale, per poi sovrapporsi e confondersi fra loro. Tutto ciò trasforma il protagonista, talmente preso dalla certezza della propria superstizione da anteporla alla fede ed al diritto.Ferdinando Quagliolo insegue con testardaggine la sua "realtà" avvalendosi dell'ausilio di Aglietiello uomo di fatica che conosce solo le sottili regole dell'arte di arrangiarsi. Su tutto, poi, invoca la protezione benevola della "buon'anima" del padre. La fantasia fervida ed eruttiva di Eduardo costituisce la patina scintillante del lavoro teatrale, ma basta appena scalfirla che la risata si smorza e la scena si allunga, svelando una umanità dolente. Lo spettacolo è organizzato nell'ambito della rassegna teatrale "I Crepuscoli di Santa Chiara". La regia è di Alfonso Rinaldi. Inizio ore 21,00. Ingresso € 5,00.
La Compagnia Teatrale Masaniello (nella foto) è nata a Torino nel 2000 tra un gruppo di persone (tutti con pregresse esperienze di teatro amatoriale) fermamente legate fra di loro dall'amore per il teatro napoletano di Eduardo De Filippo. E', infatti, al grande autore partenopeo che il gruppo s'ispira, tanto che del medesimo, nel corso di questi anni, sta portando in scena alcune delle più autorevoli e divertenti commedie, quali: "NON TI PAGO", "UOMO E GALANTUOMO", "NATALE IN CASA CUPIELLO" e "LA FORTUNA CON L'EFFE MAIUSCOLA"(è in fase di allestimento MISERIA e NOBILTÁ di Eduardo Scarpetta con il quale debutteremo nel mese di ottobre 2007) riscotendo - ovunque - nel corso delle innumerevoli repliche, per le proprie interpretazioni attente e scrupolose, apprezzamenti e consensi sia da parte della critica sia da parte del pubblico. Capeggiata da Alfonso Rinaldi, che cura anche la regia, la Masaniello è composta di oltre venti persone tra attori, tecnici, macchinisti e truccatrici, quasi tutti di origini campane, o in ogni caso meridionali, da tempo trapiantati a Torino (qualcuno c'è anche nato). Nel corso di questi anni la Masaniello ha partecipato ad alcuni dei più importanti cartelloni di teatro amatoriale cittadini, spingendosi frequentemente anche in altri comuni della Regione Piemonte e, in alcune occasioni anche fuori di questa, calcando così innumerevoli palcoscenici compresi quelli riservati ai professionisti, quali il Carignano, il Piccolo Regio, il Gobetti ed il Colosseo di Torino, il della Concordia di Venaria il Superga di Nichelino, il Matteotti di Moncalieri e, in occasione di festival e/o rassegne a premi, il Colonna di Brescia, il G. Rossini di Pesaro (2 volte), il Lauro Rossi di Macerata (3 volte) il Pacini di Pescia (Pistoia) ed il Teatro dei Concordi di Acquaviva di Montepulciano (SI). Oggi alla sede di Torino, la Compagnia Masaniello risulta essere fra le più accreditate nel suo genere, tanto da guadagnarsi la stima di Luca De Filippo, figlio dell'indimenticabile maestro, il quale ad ogni debutto invia, per iscritto, i famosi "in bocca al lupo"al gruppo. La Compagnia Teatrale Masaniello è regolarmente iscritta presso gli uffici competenti, quale associazione culturale senza scopo di lucro ed i propri componenti, in virtù dell'affiliazione alla U.I.LT., godono tutti di copertura assicurativa. Dispone, altresì, per ognuna delle predette commedie delle appropriate scenografie (trattate con vernice a norma di legge), costumi, oggettistica, nonché è autosufficiente a riguardo di luci, fonica e mezzo di trasporto scene. E' stata, come precedentemente evidenziato, protagonista in varie rassegne e festival di teatro amatoriale a premi, sia nell'ambito locale che nazionale, al termine dei quali non è mai tornata a casa a mani vuote.
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