Gloriababbi Teatro:
Il riscatto
scritto e diretto da Giampiero Rappa con Sara Cianfriglia, Andrea Di Casa, Filippo Dini, Sergio Grossini, Emanuela Guaiana, Mauro Pescio. Disegno luci Giovancosimo De Vittorio, scene e costumi Laura Benziaiuto, regia Emanuela Guiana
Una baracca sporca, una branda, un tavolo, qualche sedia. Dentro quattro personaggi soli, stanchi, vinti. Ivan, Lara, Dennis, Gelio, per motivi diversi, hanno dovuto accettare un lavoro indegno: quello di carcerieri della vittima di un sequestro. I quattro, legati da una lontana amicizia, hanno vissuto nello stesso degradato quartiere popolare che ha segnato il carattere e il destino dei suoi abitanti. Ecco allora che lo spettacolo, pur essendo la storia di un rapimento, in realtà si rivela il tentativo di un riscatto esistenziale: è la spasmodica ricerca di un futuro migliore. Il quartetto scombinato e patetico dei protagonisti si contrappone a due figure mai completamente svelate - il chirurgo, tramite dei mandanti del rapimento, ed Elena, la sequestrata - e attraverso angosce, alleanze, smascheramenti lo spettacolo si muove in un crescendo di tensione. La fine arriva inattesa e violenta, per questi uomini che vogliono tanto ma riescono poco.
Da tempo volevo raccontare la storia di un gruppo di amici cresciuti insieme, che a distanza di molti anni si incontrano di nuovo, questa volta non più per giocare a pallone, o sognare tra le strade sporche del loro quartiere, ma a fare i conti con la propria vita, ora sull’orlo del baratro. [...]Pochi i movimenti in scena, perché la tensione è altissima, molti i sorrisi, per nascondere la paura di morire, la consapevolezza di essere dei criminali, di aver fallito nella vita... Giampiero Rappa
Questo lavoro è recitato al meglio, con vero senso del teatro, dei ritmi, e di una pinteriana sciagurata delittuosità che nasconde tragedie sociali.
Rodolfo Di Giammarco - La Repubblica
C’è un forte odore di morte, un potere che provoca lutti, macchinazioni che stritolano gli stessi artefici.[...] Questo è l’inferno della relazione tessuta su loschi interessi e non può che finire, con riuscito colpo di scena, nel sangue.Antonio Audino - Il sole 24 ore
[...]Il lavoro di questa ancora giovane compagnia risiede in una coerenza profonda e puntuale nel dedicare i propri sforzi al lavoro d’attore e alla tessitura di un plot sempre ben articolato e sorprendente.Marco Andreoli - Hystrio
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