Bravissimissimo Muscato all'Ambra


Oggi è San Valentino! Ve ne siete già accorti?
E da che cosa?
Ah già si… avete ricevuto un mazzo di fiori, un anello di brillanti (in questo momento ci state alitando sopra), un bacio al fulmicotone, 4 cioccolatini a forma di cuore, una promessa di di coccole e sesso 50 e 50…
Bè, vergognandomene un po’, vi rivelo… MAMMA MIA CHE IMBARAZZO… che oggi 14 febbraio 2008 anch'io festeggio l'amore...
SI… l'amore
... l'amore per il teatro... ...un amore rifiorito.
E questo miracolo lo devo allo spettacolo che ho visto ieri al Cinema Teatro Ambra (oggi in verità non è né l'uno né l'altro), s'intitolava Romeo & Giulietta nati sotto contraria stella, tratto dall'opera di Shakespeare e scritto e diretto da Leo Muscato.
BELLO... BELLO DAVVERO! … finalmente!
Ho avuto la fortuna di assistere ad uno spettacolo carico di passione, festoso, travolgente, sarcastico, romantico, magico. Intendiamoci la storia è sempre quella... i due infelici amanti osteggiati nel loro innamoramento dalle proprie ottuse famiglie... ma è come se me l’avessero raccontata per la prima volta. Pensate solo uomini in scena (non è una novita, agli albori del teatro donne... niente)! e tutti un po' attempati e, apparentemente, rimbecilliti. Giulietta è interpretata da un attore molto vicino alla sessantina, con una barba bianca immacolata.
In scena, dicevo, ci sono solo uomini, ma – ATTENTI - non è uno spettacolo di gay o travestiti e non è la insulsaggine parodistica fine a se stessa che appartiene al repertorio di compagnie goliardiche famose quali la baistrocchi o i legnanesi, ma è tutt’altro e, prima di tutto, è un grande appassionante gioco da "bambini", divertente quasi come il nascondino o la palla prigioniera; è un grande gioco dove, invece che l’ambiguità dei cerebralismi tipici dell’età matura, prevale la fantasia, il divertimento incontaminato di chi ha la fortuna d’interpretare i ruoli più accattivanti di una fiaba. Ieri li ho proprio invidiati, tutti.
Le scene e gli oggetti di scena erano “poveri” e semplici ma geniali.
Eppure l’essenza poetica della tragedia shakespeariana è rimasta tale e quale come la conosciamo, emozionante e commovente.
La messinscena di Muscato ha il grande pregio di preservare il dramma di Romeo e Giulietta dalla consuetudine del manierismo dilagante.
Bravi davvero questi “strani tipi” del teatro contemporaneo che io, ahimè, non conoscevo. Bravo Muscato, sia lo scrittore che il regista; da ora in poi… LO GIURO… ti seguirò più spesso.
La cosa “stramba” è che lo spettacolo è stato rappresentato all’Ambra… oh… niente da dire, anzi, i miei più sinceri complimenti agli organizzatori, ma non sarebbe ora che coloro che sono pagati a guidare i costosi carrozzoni del teatro locale istituzionalizzato non facessero un po’ di autocritica? Un tantino, tanto per... Ieri con me c’erano 4 ragazzi liceali che vanno molto poco a teatro, alla fine erano strafelici per la novità che è riuscita a sorprendere anche loro.
Non è questo il momento giusto per cambiare direzione? per rischiare... con moderazione naturalmente, magari cominciando a "trascurare" quelle produzioni che sono la ribalta dello spreco, a vantaggio delle idee? Oh... Ehi... SVEGLIA!

1 commento:

Anonimo ha detto...

grande francesco concordo in pieno spettacolo bellissimo ; ce ne fossero di spettacoli cosi... due ore passate con gioia..

mariano marik