(Alessandria)
Compagnia Max Aub
I Passi sul Ghiaccio di Daniela Ariano (nella foto)
Con: Luigi Di Carluccio, Luciano Ponticello, Elisabetta Puppo Regia Laura Bombonato.
Die Grosse Koalition di Pier Paolo Fiorini (clicca anche qui)-
I passi sul ghiaccio - Testo dai dialoghi vivaci e ben scritti, con un’ambientazione accattivante, metafora dei rapporti umani. Una donna bloccata su un lago ghiacciato incontra due uomini ai quali chiede aiuto perché non riesce ad avanzare. Non c'è tempo da perdere, il ghiaccio si sta spaccando...
Die Grosse Koalition - Una ballata della disperazione, o del disincanto, con puntate veloci nel cinismo puro, ma non compiacente, un volo d’uccello sulla realtà odierna (o su quella che siamo ormai abituati a considerare come tale, sulla base dell’ossessivo tambureggiare dei media) con una struttura moderna e originale, a cui non mancano momenti comici o anche solo sarcastici.
1 commento:
Che vi interessi a livello critico o meno, sono andata a vedere gli spettacoli vincitori della Rassegna di Settembre del Macallè di castelceriolo intitolati “Die Grosse Koalition”- di Pierpaolo Fiorini e “I passi sul ghiaccio” - di Daniela Ariano, entrambi per la regia di Laura Bombonato.
Si tratta di due spettacoli piuttosto brevi e concitati (circa un'ora l'uno) e forse per questo designati vincitori ex aequo e rappresentati entrambi nella stessa serata. Proprio questo accostamento ha amplificato l'effetto "spiazzante" dei due momenti recitativi, in quanto il primo spettacolo è stato molto rocambolesco, difficile da seguire, forse adatto a chi poteva apprezzare una sperimentazione teatrale d'effetto (calembour, regia "frenetica", sincopata perfino), il secodno nettamente più "classico", quieto, con una trama studiata per lasciare tutto in sospeso fino all'imprevedibile (?) finale.
"Die Grosse Koalition" è uno spettacolo molto bello da...recitare. permette a due attori(un uomo e una donna) di calarsi tempestivamente in personaggi, momenti e scene diverse, come in un sogno, ridere a crepapelle, piangere disperatamente, fingersi figlia un momento prima e madre un momento dopo, senza alcun ordine logico e senza nessuna pretesa di portare avanti una trama. l'effetto è comunque suggestivo ma -ripeto- piuttosto "indigesto" per chi non ama sperimentare nuove forme di spettacolo. "I passi sul ghiaccio" dopo questa "confusione mentale" riporta ordine e calma, da allo spettatore la possibilità di capire una trama - per quanto con sviluppi decisamente inaspettati. Un trionfo del cinismo e un finale quasi sarcastico, con due protagonisti maschili decisamente grotteschi e un personaggio femminile "allegramente" calato nella sua sorte di vittima predestinata e alla fine quasi rassegnata. Unica falla un finale un po' affrettato, come se la donna dovesse perire senza rimedio. Sicuramente uno spettacolo apprezzabile anche se da affinare. Un accompagnamento musicale per entrambi forse un po' ridotto ma efficace.
MONICA BUGGIA
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