PRIMA NAZIONALE
MACBETH di W. Shakespeare ) Traduzione di Vittorio Gassman
Regia Jurij Ferrini (nella foto la compagnia)
Interpreti: Matteo Alì, Massimo Boncompagni, Roberta Calia, Andrea Cappadona, Jurij Ferrini, Pablo Gaston Franchini, Francesca Muoio, Woody Neri, Wilma Sciutto, Angelo Tronca
Coproduzione: Teatro Regionale Alessandrino e Progetto URT
Con la collaborazione di Roberto Tarasco e Ruben Esposito
L’opera è senz’altro uno dei capolavori shakespeariani, una storia così fosca ed emozionante da aver raccolto negli anni su di se persino il pregiudizio di essere segnata dalla cattiva sorte. La sorte e il destino sono infatti il perno su cui poggia l’intera opera: un uomo, un guerriero, Macbeth, combatte contro un destino inevitabile, incatenato dalla sua ambizione per un braccio e dalla sua coscienza per l’altro. E’ un uomo nuovo, un eroe moderno che segue figure come quella del principe Amleto e che si pone, almeno nella prima parte, interrogativi assordanti sulla sua coscienza in contrapposizione alla sua ambizione, ambizione che lo spingerebbe a macchiare le sue mani di sangue per ottenere ciò che il destino gli ha posto di fronte attraverso la profezia di tre streghe: Macbeth un giorno sarà re. Da quel momento, pungolato dalla strordinaria figura della moglie, la celeberrima Lady Macbeth, spinge il destino a compiersi e affonda nel sangue fino alla prevedibile disfatta finale."Per suggestionare me e gli altri attori ho in mente di provare lo spettacolo in un luogo abbandonato e diroccato, dove poter provare dal tramonto a notte fonda. I rumori del bosco, il silenzio delle pietre, il movimento dell’aria entreranno sotto la nostra pelle e quando porteremo in teatro lo spettacolo ne saremo ricchi e potremo donare al pubblico questa esperienza. I luoghi cambiano il teatro, le atmosfere cambiano il teatro e ciò che si portano dentro gli attori cambia il teatro". (J. Ferrini)
1 commento:
Ho visto lo spettacolo venerdì sera e mi è piaciuto molto. Lo consiglio a tutti, amanti di Shakespeare e non.Uno spettacolo piacevole il quale, nonostante la trama intensa, è risultato sempre molto "leggero" grazie ad alcune espressioni che alleggerivano la situazione di tanto in tanto senza però perdere contatto con il dramma. Un po’ fuori tema ho trovato la scena del secondo incontro di MacBeth con le streghe che è stata rappresentata stile musical. Comunque mi è piaciuta l'interpretazione, di taglio moderno, ed alcune trovate sceniche tra cui particolarmente gradevole quella finale di MacBeth. Un plauso và alla capacità degli attori di rimanere concentrati , nonostante disturbi esterni, in particolar modo quelli della vecchietta sorda in prima fila che non si esimeva da commenti ad alta voce e che è riuscita a fare uno spettacolo nello spettacolo.
Ale
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