Al Duse di Genova l'alessandrino Pier Luigi Pasino

Fino a Domenica 29 Novembre 2009 - Teatro Duse di Genova
Orari: Sabato 28 h. 20,30 - Domenica 29 h. 16
BOLLOCKS! di Lee Hall - Versione italiana di Letizia Russo
Regia
Pier Luigi Pasino e Vito Saccinto
Scene e costumi Greta Cuneo
PERSONAGGI E INTERPRETI:
Pier Luigi Pasino - Barbara Moselli - Matteo Cremon - Gisella Szaniszlò - Marco Taddei - Vito Saccinto

Messo in scena e interpretato da un gruppo di giovani attori formatisi alla Scuola dello Stabile di Genova e riuniti in una propria Compagnia ("NIM - neuroni in movimento"), Bollocks! è un testo teatrale aspro e duro, che si rivolge soprattutto a un pubblico disposto a veder rappresentate sul palcoscenico anche parole e situazioni dai toni forti e prive di mediazioni metaforiche. Prendendo spunto da un celebre testo dell’espressionismo tedesco – Hinkermann – scritto nel 1923 da Ernst Toller, il drammaturgo inglese Lee Hall (Newcastle, 1966), noto in Italia soprattutto come autore della sceneggiatura di Billy Elliot, ne ha spostata l’azione nell’Irlanda del Nord, per raccontare il difficile reinserimento nella vita famigliare e sociale di un giovane reduce di guerra, che a causa di una ferita d’arma da fuoco ha perso la propria virilità, alla quale il titolo inglese fa esplicito riferimento. Con violento humor nero, Bollocks! concentra l’attenzione drammatica soprattutto sulle dinamiche relazionali tra i personaggi. Tornato a vivere in una società dominata da modelli sessuali ed esistenziali, ai quali tutti tendono ma nessuno arriva, infatti, Peter si trova costretto a fare i conti con una castrazione che è insieme fisica e mentale, impedito di vedere al di là di se stesso e della propria condizione. Attorno a lui, ruotano le frustrazioni di Mary, sua moglie, e della coppia di amici Ian e Lisa, i quali sembrano lasciarsi vivere e tendere ad una felicità o un appagamento fittizio che non fa i conti con il loro dolore personale. Ed è proprio da questo incrocio di esistenze alla deriva che Lee Hall fa emergere con forza il senso di mancanza, di bisogno che caratterizza non solo la vita dei suoi protagonisti, ma anche un’intera società che continua a proporre modelli irraggiungibili, causando un vuoto incolmabile negli esseri umani che con questi modelli sono costretti a confrontarsi.«Quello che ci affascina in Bollocks! – dice Vito Saccinto – è la presa di coscienza della situazione dell`uomo contemporaneo. L`autore sceglie come protagonista della storia Peter, un ragazzo di 29 anni, evirato a causa di una ferita di guerra. È questa mutilazione orrenda che lo porta a "vedere le cose", a guardare negli occhi della gente e scoprire il dolore e l`insoddisfazione di ognuno. Attraverso la discesa nel buio Peter si ritrova, infine, nella posizione "privilegiata" di poter uscire da una società dove conta solo chi è più forte e chi è più maschio, e di vedere con chiarezza tutto quello che gli sta intorno». Ed è interessante notare, aggiunge il co-regista Pier Luigi Pasino, come «questa presa di coscienza emerga dal confronto di Peter con il pubblico, il quale si interroga riguardo a ciò che egli vive, scoprendolo sulla scena con gli altri personaggi. In un mondo che cerca sempre più di omologare gli individui e di spersonificarli suggerendo dei modelli e degli stili di vita, Lee Hall sceglie come protagonista un uomo come Peter che, solo grazie al dolore di una perdita così grande, proprio di quel mondo riesce a smascherare la vera natura».



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