Uno spettacolo di Giulio Bosetti a Gavi

Mercoledì 9 dicembre 2009, ore 21,15 - Teatro Civico di Gavi
COMPAGNIA DEL TEATRO CARCANO
L’ATTORE di Mario Soldati adattamento teatrale di Tullio Kezich e Alessandra Levantesi con Giulio Bosetti, Marina Bonfigli, Antonio Salines, Elio Aldrighetti, Alice Redini - Regia di Giulio Bosetti.

I desideri non invecchiano - quasi mai - con l'età, canta Battiato ne La stagione dell'amore. I sentimenti e le pulsazioni, a cominciare da quella erotica, rimangno integri anche quando il corpo cambia e si piega ai colpi del tempo. A cambiare è invece tutto il mondo attorno e soprattutto si approfondisce lo iato tra desiderio e possibilità di soddisfarlo. E tuttavia i protagonisti de L'attore, almeno quelli maschili, non ci pensano minimamente a sublimarli. Dal testo di Mario Soldati, ridotto da Tullio Kezich, scomparso recentemente, e da Alessandra Levantesi, Giulio Bosetti mette in scena un De senectute dai toni inevitabilmente melanconici, a volte drammatici, altre invece ironici e leggeri. E alla riflessione su vecchiaia e desiderio, si intreccia quella sul mondo dello spettacolo come possibilità - ma solo temporanea - di una vita parallela. Enzo Melchiorri, "l'attore" (impersonato dall'ottimo Antonio Salines), è fuori dal giro da molti anni e spera nell'aiuto dell'affermato regista Mario (un altrettanto convincente Virginio Gazzolo che alla prima occhiata si può davvero scambiare per Soldati) per essere di nuovo scritturato. Problemi di soldi, paura di essere dimenticato, gli alti e bassi del ménage familiare e...una giovane collaboratrice domestica che in breve tempo è passata dal ruolo di serva a quello di padrona. E' lei, Giovanna, a ispirare i desideri dell'attempato attore. Ma non solo: ha attirato le voglie anche del faccendiere Argenta che da un lontano passato americano ha conservato l'abitudine di arricchire il frasario con espressioni in inglese e dello stesso regista che rimane fulminato dal suo fascino. E poi c'è la moglie che sfoga nel gioco d'azzardo la frustrazione di aver un marito insicuro e insieme la paura di perderlo (oltre alla rabbia di saperlo innamorato della giovane cameriera). Mentre il primo piano viene riservato al racconto dei dubbi che perseguitano l'attore, il secondo serve per mostrare in un flash-back episodi del passato, illuminati per qualche istante come se riemergessero per poi venir inghiottiti dal buio del tempo che non torna. La voglia di sentirsi ancora vivo resiste e la consapevolezza dell'impossibilità di veder soddisfatto il proprio desiderio serve soltanto per auto-confortarsi. "L'essenziale non era essenziale", arriva a confessare l'attore, felice al ricordo dei viaggi in Cinquecento con Giovanna per le città della Riviera, in quello che definisce un viaggio di nozze non consumato.
INFORMAZIONI E PREVENDITE:
Settimana antecedente lo spettacolo c/o Ufficio Commercio del Comune di Gavi Via G. Mameli n. 44 Tel. 0143 642 913
Dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.00

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