Ven. 10 dicembre 2010, h. 21:30 - Teatro Macallé di Castelceriolo

Perversioni Sessuali a Chicago di David Mamet. Il gruppo Bachalòm Teatro mette in scena uno dei capolavori del geniale drammaturgo americano, David Mamet. Questa è una storia d’amore. Una di quelle che non finiscono ne bene ne male, finiscono e basta. Una di quelle storie d’amore, se ancora di amore si sta parlando, che finiscono per lasciare spazio ad altre. È una di quelle storie anonime e divertenti, come se ne vedono e se ne sentono tante, raccontate spensieratamente in una serata tra amici, di cui non rimarrà che un ricordo lontano.
Questa è una storia d’amore, di quegli amori con riserva, che possono essere troncati subito, senza rimorsi. Presa in un distributore di storie simili, che uno si può portare a casa e consumare comodamente sul divano mentre fa altro, senza realmente pensare che cosa sta vivendo. I progressi ottenuti dai personaggi nelle loro relazioni non sono reali conquiste, nuovi e felici inizi, ma solo dei brevi intervalli di pace in una burrasca di sentimenti non controllati, buttati a casaccio e spesi male. Le perversioni, contrapposte e complementari, che affliggono i personaggi, i quali vivono in una finta metropoli di palazzi riciclati e provvisori, sono sempre in agguato e, spesso, attendono gli amanti distratti. La prima è la pigrizia, la paura o, più semplicemente, quella propensione all’arrendevolezza che spinge a compiacersi dell’altro, accettandolo così com’è per paura di perderlo, senza mai affrontare realmente le questioni e i problemi. Tutto questo in nome di un rispetto malato che si fa per sfuggire a quella possessione amorosa che tuttavia si realizza attraverso un’auto-limitazione. L’altra consiste nel voler cambiare gli altri a tutti i costi. Avendo opinioni precise su come devono andare le cose, si spinge l’amore ai suoi massimi livelli antropofagici, cercando di livellare tutte le possibili differenze caratteriali che allontanerebbero l’oggetto d’amore. Tutte e due queste perversioni, derivano però dall’amore, la prima da un desiderio di tranquillità, la seconda da quello di possedere la persona amata.
Questa storia d’amore assomiglia sorprendentemente ad un’infinità di storie d’amore che abbiamo già visto non a teatro, ma nella nostra vita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Buona regia. Originale la scenografia. Bravi gli attori.Una serata non sprecata in teatro. Avanti così!