Venerdì 21 gen. 2011, h 21,15 - Circolo Pantagruel di Casale M.to

APPUNTI PER LA RIVOLUZIONE
una co-produzione della Compagnia Via e Radio Sherwood
BEPPE CASALES
...“Appunti per la rivoluzione” vuole essere l’incontro del teatro di narrazione più classico e la stand-up comedy americana. L’esigenza è quella di raccontare gli aspetti più perversi della nostra società: il consumo fine a sé stesso che sostituisce le relazioni personali, la paura del contatto, la paura come unico denominatore comune della nostra società. La forma è quella senza filtri dell’attore davanti al pubblico. Nessuna scenografia, niente trucchi. Solo la forza delle parole che raccontano il presente nella maniera più sincera possibile.
La rivoluzione. L’eco di un passato imprigionato nei libri di storia. Una parola che può rivivere grazie allo sguardo lucido e sincero su un mondo contemporaneo schiavo della paura e figlio dell’assuefazione.
È ciò di cui parla l’attore Beppe Casales nello spettacolo “Appunti per la rivoluzione”, che andrà in scena venerdi 21 gennaio alle 21,15 al circolo pantagruel di Casale Monferrato
"appunti per la rivoluzione" nasce dall'esigenza di parlare in maniera esplicita del presente che stiamo vivendo, dalla necessità di capire cosa ci sta succedendo oggi.
La struttura dello spettacolo è semplice: due uomini che lavorano alle feste di paese (due 'Estragone' e 'Vladimiro' contemporanei), a fine serata, quando tutti se ne sono andati, pensano che ci sarebbe davvero bisogno di una rivoluzione, per cambiare le cose. Non sapendo che fare provano per gioco a interrogare gli spiriti dei grandi rivoluzionari del passato: Bakunin, Marx, Che Guevara, ecc. Intrecciata con queste 'interviste impossibili' c'è una storia d'amore.
Questa struttura relativamente semplice permette di parlare di molte cose. Partendo dalla domanda :"quale sarà la prossima rivoluzione?", ogni rivoluzionario intervistato è il pretesto per parlare di qualcosa: il concetto di potere nell'accezione più deteriore del termine; il rapporto con il sesso e più in generale col nostro corpo; lo sfruttamento indiscriminato della terra; la violenza fisica e psicologica sulle donne.
La conclusione è che il mondo in cui viviamo è dominato dalla paura. Siamo continuamente costretti ad avere paura. Ed è questa schiavitù che blocca le nostre vite. La paura è estremamente redditizia e conservatrice. La rivoluzione consiste nel prendere coscienza che l'unica via per cambiare le cose che non ci piacciono è vivere coraggiosamente ogni attimo e ogni scelta che abbiamo di fronte.

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