Ombretta Zaglio |
per adulti e bambini
Lo spettacolo si svolge al San Baudolino Auditorium: via Bonardi (quartiere Cristo)
Neve, bianca come piuma, cade lenta giù dal cielo. Lei la guarda affascinata e si punge con un ago. Sangue. Rosso nella neve…è così che la vuole: bianca rossa e nera e già la vede…la chiamerà …neve…no…la chiamerà bianca…no…la chiamerà neve bianca…no…bianca sarà il primo nome e neve il secondo.
Ma il primo guaio fu che la mamma morì e il padre che faceva il re volle un’altra moglie e credendo che una persona quando è bella è anche buona, si scelse una donna bellissima ma dal cuore gelido. Nessuna doveva essere più bella di lei. Il secondo guaio fu che Biancaneve aprì la porta nonostante le raccomandazioni, aprì la porta non una ma ben 3 volte: bello il nastro, bello il pettine ma ancor più bella la mela. Il terzo guaio fu che ella cadde come morta e nessuno riusciva a svegliarla.
Fu l’errore di un umile servo a salvarla, lui piangeva, le gambe gli tremavano ed inciampò, la mela avvelenata usci e lei aprì gli occhi. Lì c’era il principe che già amava la sua bellezza, si inginocchiò, le piume del cappello fecero il solletico a Bianca che cominciò a ridere, ridere e ridere, così visse contenta e anche felice, con lui.
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