Mercoledì 2 marzo 2011, h. 20,45 - Teatro Sociale di Valenza

UN ISPETTORE IN CASA BIRLING
di John Boynton Priestley - traduzione di Giovanni Lombardo Radice
interpretato da PAOLO FERRARI e ANDREA GIORDANA per la regia di GIANCARLO SEPE
Costumi Giovanni Ciacci, scene Almodovar, disegno luci Umile Vainieri, aiuto regia Francesco Brandi, disegno audio Paolo Astolfi, musiche Harmonia Team.

Andrea Giordana e Paolo Ferrari
In Inghilterra nel 1912 la famiglia Birling festeggia il proprio benessere finanziario e il fidanzamento della figlia Sheila con un giovane industriale. Abiti da sera, cena e vini d’annata. Mentre tutto fila liscio verso la conclusione bussano alla porta: un ispettore di polizia deve porre delle domande al capo famiglia, Arthur… Un inizio folgorante per una commedia a carattere giallo, piena di suspense. Il poliziotto mette in crisi la serata, la famiglia, gli affari, il fidanzamento e tutto il resto. Sulla storia aleggia la morte violenta di una giovane donna.
Ecco una combine che non ha eguali nel teatro del Novecento di cui John Boynton Priestley è un rappresentante esemplare: thriller e dramma borghese. Le ipocrisie dell’alta società che si mischiano al disagio del ceto meno abbiente, che soccombe; le colpe che si materializzano e diventano spauracchi agli occhi della famiglia Birling che prova a scaricare le proprie responsabilità. Un interrogatorio poliziesco che dura un’intera notte, non risparmiando niente e nessuno. Una serie di colpi di scena alla Hitchcock che cambia ogni volta il nome dell’assassino, coinvolgendo i protagonisti, presunti ignari e presenti colpevoli, in una sarabanda surreale e velenosa, che non conosce sosta e che ha termine alle prime luci dell’alba.
Scritto e rappresentato per la prima volta a Mosca nel 1945, “Un ispettore in casa Birling”, considerato oramai un classico del teatro inglese, ottenne grandi successi a metà degli anni Quaranta anche a Londra (compagnia in cui figurava il giovanissimo Alec Guinnes), Parigi, New York. In Italia venne messo in scena per la prima volta nel 1947 da Orazio Costa con Salvo Randone e Camillo Pilotto, e successivamente negli anni Ottanta dalla Compagnia Tieri-Lojodice. In questa edizione viene riproposto, con la regia di Giancarlo Sepe, da una coppia di consumati attori del calibro di Paolo Ferrari e Andrea Giordana, avvalendosi per la traduzione della prestigiosa firma di Giovanni Lombardo Radice.
Attualmente lo spettacolo è in scena al Novello Theatre di Londra con Nicholas Woodeson, Sandra Duncan, Christopher Saul, Marianne Oldham, Robin Whiting, per la regia di Stephen Daldry.

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