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Mercoledì 2 aprile 2008, ore 21 - Teatro Ariston di Acqui Terme
"Il giardino dei cicchetti - Elogio alla sbronza consapevole" progetto e regia di Renzo Sicco e Lino Spadaro da un testo di Enrico Remmert e Luca Ragagnin attori e danzatori in scena Angelo Scarafiotti, Pietro Mossa, Andrea Castellini, Cristiana Casadio, Elena Rittatore, Christian Alessandria, Giuseppe Cannizzo, Miguel Goto Calatayud, Sara Sanguino
ASSEMBLEA TEATRO – LE BACCANTI (info di+)
Info biglietti: 0144-322885
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Piemonte terra di vino e di vigne, di colline buone per crescere uve dai sapori più intensi. Piemonte, anche terra di chi il vino ama, conosce, racconta. Dal rigoroso lavoro di recupero e dalla fervida immaginazione di due scrittori torinesi, Enrico Remmert e Luca Ragagnin, un ramificato percorso nei secoli e nelle geografie di libri e di taverne, a spasso tra le parole scritte dalle più grandi penne della letteratura internazionale. Tema del viaggio? Qualunque, purché alcolico! Uno spettacolo che racconta una terra e un frutto, racconta la vigna e tutte le parole che dai filari possono sgorgare. Una storia che nasce dalle bottiglie, dai sapori del mondo contenuti nell’uva, dai bicchieri alzati, dai calici vuoti di vino e d’emozioni. Il tema senza tempo del bere si dipana tra tavola e bottiglie, attorno al pretesto di una festa nuziale. E allora nello spettacolo come nella vendemmia, si butta giù l’uva dalla cassa, dal testo si spremono versi, suoni, umori che sul palco emanano aromi inebrianti. Un insolito scorcio del nostro Piemonte, un modo di raccontarlo differente, quasi una degustazione, per poterne apprezzare fino in fondo il gusto profondo e il sapore.
Piemonte terra di vino e di vigne, di colline buone per crescere uve dai sapori più intensi. Piemonte, anche terra di chi il vino ama, conosce, racconta. Dal rigoroso lavoro di recupero e dalla fervida immaginazione di due scrittori torinesi, Enrico Remmert e Luca Ragagnin, un ramificato percorso nei secoli e nelle geografie di libri e di taverne, a spasso tra le parole scritte dalle più grandi penne della letteratura internazionale. Tema del viaggio? Qualunque, purché alcolico! Uno spettacolo che racconta una terra e un frutto, racconta la vigna e tutte le parole che dai filari possono sgorgare. Una storia che nasce dalle bottiglie, dai sapori del mondo contenuti nell’uva, dai bicchieri alzati, dai calici vuoti di vino e d’emozioni. Il tema senza tempo del bere si dipana tra tavola e bottiglie, attorno al pretesto di una festa nuziale. E allora nello spettacolo come nella vendemmia, si butta giù l’uva dalla cassa, dal testo si spremono versi, suoni, umori che sul palco emanano aromi inebrianti. Un insolito scorcio del nostro Piemonte, un modo di raccontarlo differente, quasi una degustazione, per poterne apprezzare fino in fondo il gusto profondo e il sapore.
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