VIAGGIATORI DI PIANURA di Gabriele Vacis giovedì sera a Novi Ligure

Giovedì 23 aprile, ore 21 - Teatro Paolo Giacometti di Novi Ligure
VIAGGIATORI DI PIANURA di Gabriele Vacis e Natalino Balasso
con Laura Curino (nella foto) , Natalino Balasso (nella foto), Cristian Burruano.
Regia di Gabriele Vacis
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Tre storie d'acqua di Gabriele Vacis e Natalino Balasso, con Laura Curino, Natalino Balasso, Christian Burruano, Liyu Jin, regia di Gabriele Vacis.
Nel vagone di un treno ad alta velocità si incontrano casualmente alcuni viaggiatori che, senza saperlo, hanno qualcosa in comune: sono in qualche modo dei reduci. Cominceranno a raccontarsi le proprie storie e scopriranno di essere tutti scampati all'acqua. L'acqua del Polesine, l'acqua di New Orleans, l'acqua dello Tsunami, l'acqua dei mille posti inondati, più o meno conosciuti: vicende terribili, dalle quali chi è riuscito a sopravvivere ha ricavato una nuova consapevolezza della precarietà umana ed ha trovato la forza per continuare a vivere.
Come nei racconti dei pescatori, tutto sembra prendere il tono di una sfida a chi l'ha scampata meglio, a chi ha avuto l'avventura peggiore. Ma alla fine qualcuno non la conta giusta. Chi è? E perché sta vivendo la vita di un altro?
Laura Curino, con la cadenza lenta di chi è nato nella pianura padana per manifestare lo stupore di Regina, è la ragazza polesana sposatasi il 18 novembre 1951, proprio il giorno in cui il Po ha rotto gli indugi e gli argini allagando ogni cosa.
Natalino Balasso è invece Ce-dric Lafontaine, veneto di terza generazione e scatenato chitarrista in un complesso blues di New Orleans. L'uragano Katrina lo sorprende durante un concerto e a salvarlo sono le doti di galleggiamento del contrabbasso a cui lui e il collega strumentista si aggrappano.
Christian Burruano è l'animatore di un villaggio turistico a Pi Pi Iland, nell'Oceano Indiano. Anche lui, per sposarsi, ha scelto la data sbagliata, il giorno di Natale 2004, la vigilia dello spaventoso Tsunami che ha sconvolto quella parte del mondo.
Il testo è carico di suggestioni e di richiami sapientemente calibrati tra il patetico e l'ironico, e di una recitazione che, in perfetto stile Vacis, non è mai piatta e didascalica, ma si sviluppa in un incalzare continuo, aggiunge ritmo al ritmo, si ferma un attimo per rifiatare e poi riparte ancora più gagliarda. Un progetto, un regista e un cast di attori che promettono meraviglie.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non mi ha esaltato molto.
Erano delle storie senza dubbio intense ma la narrazione non è riuscita a coinvolgermi più di tanto. Del cast Laura Curino è quella che mi è sembrata riuscire meglio, Balasso non mi ha dato molto e Burruano non mi è piaciuto. Anche Liyu ha fatto un'interpretazione sottotono.

Anonimo ha detto...

Al contrario io sono stata molto soddisfatta. L'idea che sostiene l'impianto narrativo è originale, il testo è molto bello in bilico tra ironia e commozione. La messa in scena è raffinata e suggestiva. L'unico difetto è lo squilibrio all'interno del gruppo di interpreti. E' vero che su tutti svetta Laura Curino, di una bravura eccezionale. Balasso la insegue, cerca di fare del suo meglio, senza però riuscire a farcela, sconta la sua cifra cabarettistica. I due giovani sono troppo acerbi rispetto alla grandezza della Curino.
La prima parte è decisamente migliore, la seconda, forse, andava limata e sfrondata per renderla più agile e sostenibile per i due attori. La regia, impeccabile, ha contribuito non poco alla confezione di uno spettacolo particolamente riuscito.