Con: Luca Barbareschi e Chiara Noschese
Regia: Luca Barbareschi
Il caso di Alessandro e Maria è un dialogo intimo e drammatico, sfiorato da una comicità leggera e surreale, tra un uomo e una donna che sono stati amanti e si rincontrano.I due si raccontano la loro vita presente, ma inevitabilmente ritornano al loro antico amore; come se il tempo non fosse mai trascorso.
Sono due personaggi veri, autentici e allo stesso tempo buffi e infantili: Maria insoddisfatta, timida, apprensiva, puerile e compiaciuta di esserlo; Alessandro insicuro, vigliacco, geloso, moralista e pieno di sé, anche lui rimasto un po' bambino.
Uno spettacolo cinico, vero, struggente; uno sguardo al passato che non può più tornare, al presente che forse non è come vorremmo e al futuro che possiamo solo sognare
1 commento:
1/3/09 - Teatro Comunale di Alessandria
“Il caso di Alessandro e Maria: curiosa replica di una storia che ha già avuto luogo” è uno spettacolo in cui ironia e malinconia si incontrano, si sfiorano e si intrecciano, come i due protagonisti che se ne fanno interpreti, in un bel confronto mai banale e a tratti anche struggente. La storia d’amore tra Alessandro (Luca Barbareschi) e Maria (Chiara Noschese) è finita, ma i due si ritrovano raccontandosi qualcosa del loro presente e rivivendo pienamente le emozioni che li avevano uniti in passato.
Il dialogo è serrato, pieno di momenti poetici, di commozione, ma anche di sincero umorismo, che a tratti sconfina nel sarcasmo e nell’ironia più pungente. Un dialogo vivace, ricco, che non si spegne mai perché continuamente riacceso dai ricordi di una grande storia d’amore che forse non ha più ragione d’essere ma che, forse, è stata l’unica, vera emozione di tutta una vita trascorsa poi nella monotonia di affetti forse più sicuri ma anche più tiepidi e banali.
Grande pregio di questo testo “importante” (scritto da Giorgio Gaber e Sandro Leporini e portato in scena una sola volta dallo stesso Gaber con Mariangela Melato) è la sua trasposizione in scena con numerosi interventi musicali, in una forma ben riuscita di teatro-musica.
L’alternanza tra i dialoghi e i brani e le canzoni, tra i più amati del patrimonio musicale italiano, rende più suggestiva la rappresentazione, permette di “commentare” le vicende, a volte alleggerisce la tensione se il momento è altamente drammatico o la intensifica maggiormente, con ottimi accostamenti.
Il pianoforte in assolo, suonato dallo stesso Barbareschi, la voce cristallina di Chiara Noschese, il gruppo di accompagnamento di Marco Zurzolo intervengono per interpretare con grande intensità il racconto dei due protagonisti, che rivela tutte le contraddittorietà, le incertezze, gli slanci e i fallimenti di chi ha vissuto un grande amore.
La sensazione finale è che questo amore non sia mai finito, o forse continui a vivere solo in quanto “assenza” del partner, sospeso come in un sogno, che a entrambi piace ricordare ma che nessuno dei due ha il coraggio di rivivere e di difendere da una realtà ben meno poetica e incantata. Così, il finale con il brano “Essere senza esserci” chiosa la storia di Alessandro e Maria, che si rincontrano per riperdersi ma consapevoli che non potranno mai dimenticarsi.
MONICA BUGGIA
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