Date al VINO quel che è di-VINO al Ribaldo

Sabato 21 marzo 2009, ore 21,30 - Al RIBALDO di Alessandria (in via Vescovado)
Date al Vino quel che è di-Vino - Recital di Serena Pasetti e Paolo Giorgio - al pianoforte Andrea Negruzzo, al violoncello Eugenio Solinas
Il vino. Nulla porta in sé i sapori, i profumi, il calore della nostra terra come il vino. Non è semplicemente una bevanda. È un mondo che si schiude al primo sorso, ci mostra paesaggi sconosciuti e mentre lo degustiamo a lungo nella bocca, accende la nostra memoria, e ci scalda quando finalmente lo beviamo. È un amico che si conosce poco a poco, di cui si impara a riconoscere il carattere, il sapore, i sentori. È ciò con cui brindiamo quando siamo felici, il compagno che ci fa passare il tempo quando aspettiamo a un tavolo il nostro amore, il dono sempre gradito quando ci rechiamo dagli amici. È il collante di lunghe tavolate in cui scorrono, nelle nostre parole, i sogni, i desideri, le vittorie e le sconfitte. È il sapore che accompagna la nostra vita, e la rende lieve e calda, d’inverno, la sera, di fronte a un camino.

Il recital attraversa tutte le declinazioni del vino, dal sapore alle qualità organolettiche, dalla strumentazione necessaria per goderne al meglio alle caratteristiche meno conosciute, dai momenti della vita che accompagna ai ricordi che risveglia, dalle associazioni che ci regala agli amori vissuti con un delizioso bicchiere in mano. È un percorso letterario e poetico che attraversa grandi autori che dal vino hanno ricevuto ispirazione, come Baudelaire, fino ad arrivare a deliziosi racconti poco conosciuti, ma di sicura suggestione. Si ascoltano lirici greci, poeti latini, grandi scrittori italiani. Il tutto condito da una selezione di grandi canzoni italiane, cantate dal vivo, e da un ensemble musicale composto da pianoforte e violoncello, che accompagnano la serata con musiche originali.

Il contesto ideale dove lasciasi cullare da questa seducente mescita di parole, musica e suoni è quel moderno tempio del buon bere, l’enoteca. Il recital nasce per essere rappresentato là dove il vino lo si beve, e lo si beve bene, magari accompagnato da qualche piatto di gustosa cucina italiana. Nasce per accompagnare una serata fra amici con emozioni diverse, per legare parole di alto valore al sapore dei nostri prodotti più autentici, per avvicinare il teatro alle persone in modo lieve, caldo, come un abbraccio fra amici. È una serata diversa, un ricordo prezioso, come quel bicchiere che abbiamo bevuto una sera lontana, in un istante perfetto, e che ricorderemo per sempre.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho avuto modo di assistere al prequel valenzano di ieri e provo ad esprimere qualche giudizio personale, senza peraltro alcuna velleità recensoria "seria".
L'azzeccata selezione di testi, dal lirico al narrativo delle più disparate provenienze, è efficacemente inframmezzata da brani musicali - celeberrimi - che "virano" dal tema enologico verso i terreni dell'amore e dell'innamoramento. Scelta felice, l'aver rinunciato a scovare a tutti i costi "la canzone dove ci fosse in qualche modo il vino di mezzo", anche perchè in questo modo l'aggancio concettuale vino-sensi-sensualità-amore risulta più obliquo e, quindi, decisamente più elegante.
Forse giusto le parti testuali più "didascaliche" (la sezione dedicata alla degustazione e presentazione del vino, etc.) potrebbero essere ridotte rispetto alle altre.
Ottimo recitativo della Pasetti, avvantaggiata dal suo connubio felice di voce e dizione; i musicisti offrono il consueto efficace tappeto sonoro di musiche originali.
Un recital che sicuramente, come proclama il suo "claim" (diciamo così), si pone come piacevole contesto per centellinarsi, per esempio, un bel rosso del territorio. Uno spettacolo che però merita una scelta mirata del locale/contesto in cui essere rappresentato, proprio per lo spirito e il taglio che lo caratterizza.

Sergio