MARILYN con Lucilla Giagnoni a Bistagno

Sabato 28 Marzo 2009, ore 21 - Teatro SOMS di Bistagno
_
Associazione culturale “Teatro il Folio” di Milano
Marilyn con Lucilla Giagnoni (nella foto). Regia di Michela Marelli
-
"Non è solo gossip, è il racconto di una vita. La vita di una donna a cui già vogliamo bene pur avendola vista solo da lontano. Una vita densa di avvenimenti e qualche volta infelice. La vita di una donna che vorremmo poter consolare, per tornare a sorridere con lei..."
-
Marilyn Monroe muore nella notte tra il 4 e il 5 agosto 1962, all'età di 36 anni, per intossicazione acuta da barbiturici. La tesi ufficiale: suicidio per ingestione di overdose. L'autopsia trova nel suo sangue un quantitativo di Pentotal sufficiente ad uccidere quindici persone, ma nemmeno i resti di una capsula nel suo stomaco. Ci sono molti altri dettagli anomali in questo suicidio, ma nessuno vuole andare troppo a fondo, forse perché tutti sanno che Marilyn era amante dei fratelli Kennedy.
Lee Strassberg legge: Marilyn Monroe era una leggenda. Per il mondo intero è diventata il simbolo dell'eterno femminino. Ma per noi, che oggi siamo qui riuniti, Marilyn era un essere affettuoso, insieme impulsivo e timido, sensibile, sempre timorosa di essere rifiutata, ma comunque avida di vita, costantemente tesa verso la propria realizzazione. La prima volta che venne a trovarmi mi sbalordì la sua sorprendente sensibilità, rimasta spontanea ed intatta, e che cercava di manifestarsi, nonostante le condizioni di vita alle quali era stata costretta.Altre donne erano belle, ma in lei c'era evidentemente un qualcosa in più, che il pubblico scopriva e percepiva nelle sue interpretazioni; qualcosa in cui si riconosceva. Marilyn possedeva il dono meraviglioso - una combinazione di malinconia, di splendore, di struggimento - di mantenersi distante e, nello stesso tempo, di fare in modo che ciascuno potesse partecipare a questo sentimento, a questo candore infantile che era insieme timido eppure fervido.Non posso dirle addio. Marilyn ha sempre odiato gli addii; ma pensando a come sapeva trasformare le cose sino a farle coincidere con la realtà, le dirò au revoir.
Una attrice vestita di bianco, un vento sale dal basso e le scompiglia la gonna. E' Marilyn Monroe, la riconosciamo tutti. L'abbiamo vista al cinema, sui poster, nelle pubblicità. E' diventata un mito, consacrata dalla morte precoce. Immortalata in alcuni film indimenticabili. Nella nostra fantasia ha sempre con sé il suo piccolo ukulele, e canticchia Diamonds are girl'sbest friends. Ce la ricordiamo così, gioiosa, svagata. In tutti i film sembra sempre un po' stupida, ma poi un lampo le attraversa lo sguardo e ci accorgiamo che non solo è bellissima, è bravissima! Sublime. Un genio. "Bisogna essere molto intelligenti per poter recitare la parte della sciocchina." scrive un critico, ma è uno dei pochi ad accorgersene durante la vita di Marilyn. Lei ripeteva "Voglio essere perfetta, il più perfetta possibile". Per lei dare vita ad una parte valeva quanto la vita. La pellicola rende eterne le sue interpretazioni. Eppure rivedendo Quando la moglie è in vacanza in DVD, forse ci farebbe piacere sapere che della scena in cui la gonna svolazza, sollevata dal vento della metropolitana sono stata girata una trentina di ciack in Lexington Avenue, in mezzo a una folla di curiosi che schiamazzavano. Sapere che all'inizio Marilyn si sentiva eccitata, ma dopo le prime volte "non è tanto divertente fartisollevare la gonna fino alle orecchie".Sapere che Joe di Maggio, ha picchiato sua moglie quella notte. Sapere che lui e Marilyn dopo quell'episodio hanno divorziato perché: "Non si può essere sposati con una lampadina elettrica." Sapere che comunque poi si è dovuto girarla di nuovo in studio quella scena. (dalle note di regia di Michela Marelli)


Nessun commento: