in prima nazionale:
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L’ARTE DI AMARE di Ovidio - adattamento e regia Girolamo Angione con Mario Acampa e sei interpreti Chi comunica dell’amore in poesia, per quanto lontano nel tempo, non sarà mai distante da noi. Per questo, forse, l'Arte di amare è l’opera di Ovidio per noi più irresistibile: perché non è frutto d'ispirazione divina; perché non sostiene che l'amore è una passione tragica o un destino. No: ci dice che l'amore è un gioco psicologico, un'attrazione erotica, un ricamo dell'intelligenza, un continuo inganno. l’Ars amandi di Ovidio – nessun poeta d’amore è forse più moderno di lui - è un poema sulla strategia della seduzione e dunque, in un certo senso, è un proclama della menzogna. Seduzione come inganno, amore come mascheramento. Un’arte non troppo dissimile da quella del teatro, attraverso cui ritrovare, insieme a cinque giovani artisti d’oggi, il messaggio intramontabile del grande cantore romano.
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