TEATRO D'ESTATE nelle valli piemontesi

FORTEZZA DI FENESTRELLE fino al 15 agosto 2009
(come raggiungere il posto)
ATTORNO ALLA FORTEZZA
Chiesa del Forte San Carlo - palco esterno

In caso di pioggia gli spettacoli si terranno all'interno della Chiesa del Forte San Carlo


Attorno alla Fortezza, il Festival che dal 1994 Assemblea Teatro porta ogni estate nelle Valli Chisone e Germanasca, quest’anno propone un titolo storico In fra li casi de la vita…, un nuovo allestimento itinerante Tutte le donne del re nella tradizione di spettacoli quali Prigionieri per una notte, Il deserto dei Tartari e l’ultimo lavoro dedicato a Fabrizio De Andrè Una corrente d’ali. 6 giorni di teatro, 3 differenti produzioni (due delle quali al loro debutto), il ritorno ad un grande evento itinerante che coinvolge le mura dell’antica Fortezza. La Fortezza, solamente due decadi fa rudere che resisteva solitario al passare del tempo, oggi ospita proprio grazie all’intuizione di Assemblea Teatro diverse iniziative teatral-musicali, migliaia di visitatori l’anno, ed è divenuto uno dei simboli di un Piemonte maggiormente conosciuto nel mondo. Assemblea Teatro, insieme ad un gruppo di volontari, ha scommesso su questo bene dimenticato e vi ha portato la poetica di Dino Buzzati, le parole di Erri De Luca e di Luis Sepulveda, assieme ai canti di libertà del popolo cileno interpretati dagli Inti Illimani, ed insieme a molti altri artisti. Così migliaia di spettatori hanno potuto per la prima volta ammirare le antiche mura. Soprattutto, vi ha portato un modo di fare teatro che l’ha saputa rendere palcoscenico, usandone gli anfratti come quinte, i ruderi e le sale più belle come palchi, i camminamenti d’un tempo come “passaggi” per gli spostamenti del pubblico. In questa estate 2009 due spettacoli e una produzione che ricalca i grandi successi degli scorsi anni, un grande evento corale che conterà in scena 7 ottime attrici, 4 musicisti.. e 1 divertentissimo cantastorie… e che sarà allestito non su di un palco, ma in forma itinerante utilizzando nuovi spazi recuperati della Fortezza e resterà in scena per 4 serate: TUTTE LE DONNE DEL RE ironico spaccato della corte sabauda, al femminile, attravero i pettegolezzi e le dicerie più divertenti intorno alla focosità amorosa del primo Re d’Italia. Per aprire la rassegna ritorna quello che nel luglio 1982 fu il primo spettacolo presentato nella Fortezza: IN FRA LI CASI DE LA VITA… Infine, ispirato a “Non al denaro, non all’amore, né al cielo” di Fabrizio De André, UNA CORRENTE D’ALI che vede insieme sulla scena Gisella Bein e i musicisti di Progetto Khorakhané




Da martedì 11 agosto, a Venerdì 14 agosto - ore 21.00


Fortezza di Fenestrelle per la rassegna “attorno alla fortezza
Assembleas Teatro presenta
TUTTE LE DONNE DEL RE testo di Fabio Arrivas e Renzo Sicco regia di Lino Spadaro con Manuela Massarenti, Cristiana Voglino, Valentina Volpatto, Gisella Bein,Simona Nasi, Roberta Fornier, Valentina Virando, Pietro Del Vecchio con la partecipazione del Quartetto Cremona Un cantastorie molto particolare, e poi i tanti pettegolezzi della malizia popolare, attorno a Maria Adelaide, a Laura Bon, a Rosa Vercellana detta Bela Rosin, alla maestrina di Frabosa, e alle altre tante amanti o fiamme del focoso Vittorio Emanuele II. Uno spaccato particolare dei salotti borghesi e dei dehors dei caffè sabaudi agli esordi del Regno d’Italia, 150 anni fa. Si può in uno spettacolo parlare di un Re senza averlo sulla scena? Certamente, se a parlarne sono solo donne e tra esse le diverse amanti, Laura Bon l’attrice, la Maestrina di Frabosa o la moglie Maria Adelaide. Tutte parlano anche di Rosa Vercellana, la Bela Rosin, divenuta moglie morganatica nel 1869, e di lei discutono anche le molte donne appartenenti ai salotti dell’aristocrazia piemontese, tanto riservata quanto pettegola, e sicuramente ostile alle arditezze amorose di Vittorio Emanuele II. Assemblea Teatro ha realizzato nella decade scorsa un importante lavoro, “Pazze Regine”, che riportò l’attenzione e provocò, in Torino, il recupero del dimenticato Mausoleo de La Bela Rosin, dedicato alla moglie morganatica del Primo Re d’Italia. Quello spettacolo, la recente attenzione alle residenze dei Savoia, l’imminente celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia ci hanno stimolato a ripartire da quella prima costola per ampliare la scrittura alle molte vicende amorose del monarca sabaudo e soprattutto alle conversazioni dei salotti femminili dell’epoca così caratteristici di un vecchio stile piemontese che è persistito, come modello culturale, sino alla recente rivoluzione di comportamento prodotta dalle Olimpiadi del 2006. Lo spettacolo offre un’occasione particolare per rileggere la trasformazione del nostro paese nei primi anni dell’Unità nazionale, ne ripercorre gli umori e i mutamenti attraverso un occhio tutto femminile. Un omaggio al passato d’Italia, e del Piemonte in particolare, realizzato con garbata ironia e grande divertimento. Ingresso € 5,00

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