“Enrico IV” di Luigi Pirandello con UGO PAGLIAI e PAOLA GASSMAN - Regia Paolo Valerio
Vent’anni dopo la tragica cavalcata in costume nella quale il protagonista si è “fissato” nel personaggio di Enrico IV che interpretava, Matilde Spina, la donna di cui era innamorato, Belcredi, il suo vecchio rivale in amore, la figlia di lei Frida e il suo fidanzato marchese Di Nolli, nipote dello stesso, vanno da Enrico accompagnati dal dottor Genoni, molto interessato al caso della sua pazzia, con l’intenzione di farlo rinsavire. Naturalmente l’arrivo di questi ospiti nella villa crea uno sconvolgimento emotivo in tutti i personaggi della vicenda che, ognuno a suo modo, rivivono le emozioni del passato e lo stridente contrasto con il presente. Enrico vive lì da vent’anni il suo personaggio, nei primi dodici realmente pazzo, negli ultimi otto per dolorosa necessità, con i suoi quattro finti consiglieri segreti ed il fedele maggiordomo travestito da umile fraticello. L’idea del dottore è questa: mettere davanti a Enrico IV contemporaneamente Frida e la madre Matilde vestite con lo stesso costume del giorno della cavalcata, in modo da rendere evidente la distanza del tempo e farlo così rinsavire d’un tratto. La storia di un uomo strano, forse troppo sensibile che si rifugia nella pazzia per non affrontare un mondo cinico e meschino e ci parla guardandoci negli occhi, dentro agli occhi, dentro al cuore. Un uomo solo che rappresenta la nostra solitudine, la paura di vivere, la paura di amare.
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