Martedì dell'Ambra

Martedì 16 marzo 2010, ore 21 - Cinema Teatro Ambra di Alessandria
Francesca e l’eroe la terza moglie di Garibaldi racconta e si racconta
(nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia) con Patrizia Camatel
scene di Francesco Fassone Drammaturgia e regia di Luciano Nattino produzione Casa degli alfieri - Grinzane Festival 2008

Francesca Armosino, terza moglie di Garibaldi, d’origine astigiana, è stata testimone diretta degli ultimi tormentati anni dell’Eroe, dal 1866 alla morte di lui avvenuta nel 1882. Così il suo racconto dell’epopea garibaldina è quello di un’umile balia piemontese diventata moglie di uno dei personaggi più importanti del Risorgimento italiano e dell’Ottocento europeo e mondiale.
L’occasione è data dalla visita a Caprera di una signora inviata dal parroco della Maddalena per sondare le intenzioni di Garibaldi circa il futuro del piccolo cimitero dell’isola fatto costruire dal Generale contro le regole ecclesiastiche e civili.Siamo nell’anno 1880. Garibaldi ha 73 anni, Francesca 34 e lì, sull’isola, sono con lei i due ultimi figli dell’Eroe: Clelia e Manlio, avuti da Francesca all’età di 60 e 67 anni. Francesca interloquisce con la signora e poco per volta ricostruisce gran parte della vita di Garibaldi, le imprese, gli amori …tutto ciò che è a sua conoscenza per i racconti che lui le ha fatto o per la lettura da lei effettuata delle Memorie.
Francesca, come la descrivono gli storici, è la custode vera dell’anziano Eroe. E’ lei che sovrintende alla casa di Caprera, ai conti, ai lavori della campagna, al personale, alla salute di lui…da donna possessiva e innamorata, dedita e pratica. Nella nostra lettura Francesca conserva in un armadio/scrigno i principali oggetti/ricordo delle avventure di Garibaldi e tramite questi racconta, a modo suo, le tante epopee del “suo” Generale, le battaglie e le avventure nel Vecchio e Nuovo Mondo. Non mancano le curiosità, i dettagli, gli aspetti poco noti della vita dell’Eroe: un modo di conoscere, e far conoscere, la “storia patria” attraverso uno sguardo femminile, schietto e diretto

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