Domenica 13 febbr. 2011, h. 16 - Teatro di Villa Gallliera (Genova)

LA STREGA
TESTO E REGIA LAURA SICIGNANO
con FIAMMETTA BELLONE
 Scene e costumi FRANCESCA MARSELLA- Musiche originali PAOLO VIVALDI

FIAMMETTA BELLONE, ATTRICE DI ORIGINE TORTONESE

Nel meraviglioso teatrino storico di Villa DUCHESSA GALLERIA, all’interno del Parco dell’omonima Villa voltrese, da poco restituito alla città, come teatro storico più antico della Liguria, il TEATRO CARGO ripropone un suo spettacolo ormai diventato un cult: LA STREGA, tratto dal romanzo di Sebastiano Vassalli, LA CHIMERA, ed. Einaudi (Premio Strega).
Siamo forse in una stalla, forse in una stanza di una casa contadina. Ovunque rosse mele profumate. Una misteriosa narratrice, (una strega?) a lume di candela ci racconta la storia struggente e verissima di Antonia. In una notte di gennaio del 1590, una bambina viene abbandonata davanti all'ingresso dell’Orfanatrofio di Novara. Antonia Spagnolini, così battezzata per via degli occhi e dei capelli nerissimi, cresce in Istituto. Siamo nell'epoca della Controriforma e a Novara è arrivato il vescovo Bascapé, cattolico integralista, scomoda figura sempre in lotta con il peccato, che viene relegato in provincia perché d'ostacolo alla rilassatezza dei costumi romani.
Crescendo, Antonia si fa sempre più bella; viene adottata da una coppia di contadini di Zardino e si trasferisce nel villaggio della Bassa. Un paesaggio popolato da figure dimenticate: camminanti, risaroli, banditi che creano leggende, soldati mercenari, dementi, boia, pittori di edicole, falsi preti e predicatori fanatici, spacciatori di reliquie finte, comari pettegole e litigiose..
La ragazzina è troppo intelligente, troppo indipendente, troppo ribelle alle autorità per essere una donna; si innamora di Gasparo, un camminante (una specie di vagabondo del tempo, un anarchico della campagna) e iniziano a circolare voci orribili sul suo conto: è un buon pretesto per accusarla di essere una strega. Le si fa il vuoto attorno, si diffondono leggende di malefici e crudeltà; la gente si convince che partecipi al Sabba. Da qui il processo. Antonia si trova davanti all'Inquisitore e una fila di testimoni depone contro di lei. Nel settembre del 1610, tra festeggiamenti ed esplosioni gratuite di odio, Antonia, dopo aver subito violenze e torture, viene condannata al rogo.
Attraverso la storia di una strega - un po’ vera e un po’ inventata come erano le storie delle streghe – lo spettacolo è una rievocazione delle fanatiche persecuzioni che hanno travagliato la nostra storia, ma soprattutto la vicenda umana di una donna che, a causa delle sue particolari virtù, viene esclusa e condannata dalla collettività, come capro espiatorio e come emblema di un sistema sociale che non accetta la “diversità” femminile.

TEATRO CARGO AL TEATRO Di VILLA GALLIERA
VIA NICOLO' DA CORTE, 2 - 16158 GENOVA
Prenotazioni TEL. 010/694240 - 010 694029 / 3400975765 promozione@teatrocargo.it
PREZZI: Intero € 11, Ridotto € 9

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