Sabato 5 febbr. 2011, h. 21,15 - Teatro Comunale di Fresonara


Compagnia Nuovo Palcoscenico

TARTUFO
di Molière
Regia di
Giuseppe Costantino
Con Daniela Vizzotto, Paola Budel, Ivana Cantaro, Chiara Angelini, Robert Fuscà, Dania Milanese , Valter Nicoletta, Ambra Ferrarotti, Giuseppe Costantino - luci e fonica: Laura Carrega
Tartufo apparve in scena la prima volta nel 1664: la commedia fece scandalo. La Chiesacattolica, a quei tempi potente e inquisitoria, non gradì affatto la satira in essa contenuta.Molière fu accusato di empietà e un teologo della Sorbona arrivò a chiedere per lui il rogo.Non si giunse a tanto ma la commedia fu per qualche tempo interdetta a teatro e recitatasolo in salotti privati.. La revisione cui l’autore sottopose il testo, l’intercessione del re, ilpro gressivo venir meno dello strapotere delle sette religiose dominanti, consentiranno aTartufo di tornare ben presto in scena e di divenire, da allora e fino ad oggi, uno dei titolipiù rappresentati del repertorio di Molière.Il parassita e ipocrita Tartufo, un malfattore dal losco passato, si introduce in casa delborghese Orgon e ne conquista gradatamente la fiducia grazie alla maschera di devozioneverso gli insegnamenti della dottrina cattolica. Orgon si lascia a tal punto abbindolare davoler dare in sposa a Tartufo la figlia Marianne, già promessa in precedenza al giovaneValère e da decidere di nominarlo erede di ogni sua sostanza. Solo messo di fronte allarealtà del subdolo corteggiamento che Tartufo porta avanti nei confronti della moglieElmire, Orgon si ravvede, aprendo la via ad un lieto fine che rispetta le regole del genere“commedia” ma lascia nei personaggi e negli spettatori più il disagio che non il sollievodello scampato pericolo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gradevole spettacolo all'Ambra martedì. I coniugi Costantino e Valter Nicoletta hanno retto lo spettacolo con mestiere. La vecchia dell'inizio brava ma le parole in alcuni momenti non si capivano, la moglie discreta. Gli altri meno convincenti. Ho visto troppe schiene e in vari momenti l'attore troppo in movimento sulla parola. Probabile scelta registica, ma a mio avviso sporca lo spettacolo ed è un peccato. Buon proseguimento!